Ordine Provinciale dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Modena

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Depositato esposto in Procura della Repubblica

Tolleranza zero nei confronti di chi esercita violenza sui medici

Modena 09/02/2022. Il Presidente dell’Ordine dei Medici dottor Carlo Curatola si è recato di persona presso gli uffici della Procura della Repubblica di Modena, Lunedì mattina u.s., per depositare l’esposto che documenta le istanze più significative provenienti dai propri iscritti, da sottoporre all’attenzione dell’autorità giudiziaria.

“Con l’insediamento dell’Osservatorio provinciale sulla violenza, l’Ordine dei Medici di Modena ha di fatto compiuto una scelta politica - sostiene il Dott. Curatola - che impone e rinnova alcune responsabilità al nostro Ente. Le segnalazioni da parte dei colleghi di episodi riconducibili ad eventi sentinella in tema di violenza, non possono essere relegate ad un censimento passivo. Il significato dell’esposto coincide con il dovere di sottoporre all’attenzione delle autorità competenti le segnalazioni pervenute alla nostra attenzione specie se le stesse rechino lo stigma di un reato penale”.

Sono ventuno le segnalazioni censite nel 2021, tredici quelle già censite tra Gennaio e la prima settimana di Febbraio del 2022. Un trend che non può lasciare indifferente chi ha il compito di rappresentare il disagio che la professione si trova ad affrontare quotidianamente nell’esercizio del proprio dovere, a tutela della salute della comunità.

Fra le fattispecie prevalenti giunte al nostro Osservatorio e rappresentate nell’esposto, spicca una crescente ed intollerabile sequela di atti volti a sollecitare, indurre e/o coartare i Medici di Medicina Generale al rilascio di certificazioni valide ai fini dell’esenzione dall’obbligo vaccinale. Richieste avanzate dagli interessati sia personalmente che tramite i propri legali, spesso con modalità e toni sfocianti nel turpiloquio e/o sotto forma di diffida legale con tanto di preannunciata azione legale in caso di mancato ottenimento della certificazione richiesta.

Gli episodi, contestualizzati nel contesto pandemico e normativo, rendono l’atto di violenza ancora più grave specie se esercitato nei confronti di chi, come il medico di medicina generale ed il medico vaccinatore, è stato identificato dal Legislatore come figura esclusiva a cui compete l’attestazione dell’esonero dall’obbligo vaccinale per gli esercenti le professioni sanitarie.

 

 “In relazione alle funzioni esercitate dal medico di medicina generale di rilascio di certificazione medica su disposto normativo che lo designa ed onera ad assumere a svolgere questo ruolo, in un inequivoco pubblico interesse, si crede possa fondatamente ritenersi che quest’ultimo, nell’esercizio delle sue funzioni, possa considerarsi quale pubblico ufficiale. Sarà in ogni caso compito dell’Autorità Inquirente stabilirlo. In tal caso - conclude il Presidente Curatola – potrebbe anche configurarsi, nelle esposte fattispecie, l’ipotesi di reato di violenza o minaccia a un pubblico ufficiale (di cui all’art. 336 c.p.) che potrebbe aprire la strada ad una procedibilità d’Ufficio, superando la necessità di una querela di parte, da sempre ostacolante la perseguibilità degli atti di violenza nei confronti dei medici”.