Un incontro tra l’Ordine dei Medici di Modena e AVIS Provinciale per rafforzare la collaborazione, tutelare i donatori e promuovere la cultura della prevenzione
Il 19 giugno nella sede dell’Ordine dei Medici-Chirurghi e Odontoiatri della Provincia di Modena si è tenuto un incontro tra il Presidente Dr. Carlo Curatola e il Direttore Sanitario dell’Avis Provinciale di Modena Dr.ssa Maria Vitale, era presente anche il Dr. Stefano Reggiani Tesoriere dell’Ordine e consulente cardiologo dell’Avis. L’obiettivo dell’incontro è stato quello di illustrare compiutamente, da parte della Dr.ssa Maria Vitale, il ruolo svolto dal medico dell’Avis e in particolare gli accertamenti sanitari previsti per i donatori di sangue, siano essi aspiranti o già donatori periodici. Gli accertamenti in capo all’Avis sono quelli finalizzati a tutelare lo stato di salute del donatore o a determinare l’idoneità a donare per chi richiede di diventarlo, a garanzia della massima sicurezza del sangue o degli emocomponenti per chi dona e per chi li riceve. Tali accertamenti consistono in analisi di laboratorio (secondo un profilo definito dalla normativa del Dl. del 02/11/2015) e prestazioni strumentali connesse, come ECG, ECO, ecc… Gli accertamenti connessi sono sempre e comunque finalizzati alla donazione del sangue ed emocomponenti. La prescrizione di questi accertamenti può essere effettuata dal medico dell’Avis e/o dallo specialista collaboratore dell’associazione (nel caso dell’Avis di Modena dallo specialista cardiologo) e sono contraddistinte dal codice esenzione T01, pertanto risultano esenti dal ticket sanitario. È importante sottolineare, in particolare per i medici di medicina generale che sono e rimangono sempre il primo punto di riferimento per la salute dei loro assistititi, che i criteri clinico – laboratoristici con cui viene valutato il donatore non coincidono obbligatoriamente con quelli applicati ad una persona che non dona. Per i donatori di sangue e plasma sono richiesti infatti valori ottimali nell’ambito della normalità, per cui può succedere, nei controlli periodici effettuati con l’Avis, che alcuni parametri non perfettamente in linea diano luogo ad una sospensione con eventuale invito a rivolgersi al proprio medico curante. Resterà comunque sempre in capo al medico di medicina generale, che conosce la storia clinica del suo assistito, valutare nel modo migliore le informazioni cliniche fornite dai medici dell’Avis. L’obiettivo dell’associazione e dei suoi medici rimane quello di avere un donatore sano, non solo attraverso gli esami periodici, ma anche promuovendo l’educazione ai sani stili di vita, la prevenzione dei principali rischi, specie cardio-vascolari, consigliando anche una corretta alimentazione e il monitoraggio delle emergenze epidemiche, come avviene nel periodo estivo per gli Arbovirus da zanzare. A tale proposito si coglie l’occasione per informare che anche a Modena, dopo la rilevazione di un caso umano positivo al West Nile Virus, dal 4 luglio, viene applicato il test WNV – NAT su tutte le donazioni effettuate in provincia. A conclusione dell’incontro è emerso l’auspicio reciproco di una sempre maggiore collaborazione tra i medici di medicina generale e i medici Avis, sia nella condivisione dei dati ma anche nella promozione della donazione del sangue. Tutti concordano che potrà essere d’aiuto in questo senso il prossimo passaggio sul Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE) di tutti gli esami eseguiti dai donatori, compresi gli eventuali ulteriori accertamenti prescritti dai medici Avis. Un progetto che sembra ormai in dirittura d’arrivo e che certamente ottimizzerà il lavoro di tutti i professionisti sanitari che seguono il percorso sanitario del paziente/donatore.