Ordine Provinciale dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Modena

Chiama

Newsletter n. 6 del 10 febbraio 2023

Newsletter Ordine dei Medici

 

 

 

 

COPERTURA VACCINALE DELLA POPOLAZIONE MODENESE

Covid, incidenza e ricoveri in calo; buona copertura antinfluenzale con oltre 150mila dosi, la maggior parte eseguite dai Medici di famiglia. Verso la personalizzazione del percorso vaccinale (i dati dell'AUSL di Modena)

“I primi dati sulla copertura vaccinale antinfluenzale (oltre 150.000 dosi) e la quarta dose della vaccinazione anti Covid sui fragili del nostro territorio, rappresentano un ottimo dato da continuare a consolidare in  questi mese, che evidenzia il riconoscimento del ruolo dei medici e la fiducia nei loro confronti” ha dichiarato il presidente Curatola.
“Per la vaccinazione anti COVID, con la quarta dose si apre un nuovo scenario: la costruzione di un piano vaccinale individuale e individualizzato nel setting della medicina generale, basato sul rapporto di fiducia e conoscenza della situazione clinica del paziente”.

leggi

 

L’OBBLIGO VACCINALE PER IL PERSONALE SANITARIO NON COSTITUISCE UNA MISURA IRRAGIONEVOLE NÉ SPROPORZIONATA SE L’OBIETTIVO È QUELLO DI PREVENIRE LA DIFFUSIONE DEL VIRUS E DI SALVAGURDARE LA FUNZIONALITÀ DEL SISTEMA SANITARIO.

Sentenza della Corte Costituzionale n. 14-2023

Con la sentenza n.14 del 2023 (redattore Filippo Patroni Griffi) depositata oggi, la Corte ha ritenuto non fondata la questione di legittimità costituzionale, sollevata dal Consiglio di giustizia amministrativa per la Regione Siciliana, concernente l’obbligo vaccinale per la prevenzione dell’infezione da SARS-Cov-2 per il personale sanitario.
Come anticipato con il comunicato del 1° dicembre scorso, la Corte ha ritenuto che la scelta assunta dal legislatore al fine di prevenire la diffusione del virus, limitandone la circolazione, non possa ritenersi irragionevole né sproporzionata, alla luce della situazione epidemiologica e delle risultanze scientifiche disponibili.
In continuità con la propria giurisprudenza in materia di trattamenti sanitari obbligatori, la Corte ha ribadito innanzitutto che l’articolo 32 della Costituzione affida al legislatore il compito di bilanciare, alla luce del principio di solidarietà, il diritto dell'individuo all’autodeterminazione rispetto alla propria salute con il coesistente diritto alla salute degli altri e quindi con l’interesse della collettività.
In applicazione di questi princìpi, la Corte ha giudicato non fondati i dubbi di costituzionalità prospettati dal giudice rimettente: di fronte alla situazione epidemiologica in atto, infatti, il legislatore ha tenuto conto dei dati forniti dalle autorità scientifico-sanitarie, nazionali e sovranazionali, istituzionalmente preposte al settore, quanto a efficacia e sicurezza dei vaccini; e, sulla base di questi dati scientificamente attendibili, ha operato una scelta che non appare inidonea allo scopo, né irragionevole o sproporzionata. Come emerge dall’analisi comparata, del resto, misure simili sono state adottate anche in altri Paesi europei.
Nella sua pronuncia, in particolare, la Corte ha chiarito – sempre in linea con la propria giurisprudenza - che il rischio remoto, non eliminabile, che si possano verificare eventi avversi anche gravi sulla salute del singolo, non rende di per sé costituzionalmente illegittima la previsione di un trattamento sanitario obbligatorio, ma costituisce semmai titolo all’indennizzo.
“Non può, pertanto, condividersi – si legge nella motivazione della sentenza – la lettura che il Collegio rimettente dà della giurisprudenza di questa Corte, la quale ha, per contro, affermato che devono ritenersi leciti i trattamenti sanitari, e tra questi le vaccinazioni obbligatorie, che, al fine di tutelare la salute collettiva, possano comportare il rischio di ‘conseguenze indesiderate, pregiudizievoli oltre il limite del normalmente tollerabile’ (sentenza numero 118 del 1996)”.
Quanto, infine, alla censura di contraddittorietà di una disciplina che impone il consenso a fronte di un obbligo vaccinale, la Corte ha rilevato che “l’obbligatorietà del vaccino lascia comunque al singolo la possibilità di scegliere se adempiere o sottrarsi all’obbligo, assumendosi responsabilmente, in questo secondo caso, le conseguenze previste dalla legge”.
“Qualora, invece, il singolo – continua la sentenza - adempia all’obbligo vaccinale, il consenso, pur a fronte dell’obbligo, è rivolto, proprio nel rispetto dell’intangibilità della persona, ad autorizzare la materiale inoculazione del vaccino”.

Comunicato stampa Ufficio Comunicazione e Stampa della Corte Costituzionale Roma, 9 febbraio 2023

leggi

 

UNIMORE

DISPONIBILITA' DIPLOMA ORIGINALE DI ABILITAZIONE PER LE PROFESSIONI DI MEDICO CHIRURGO E DI ODONTOIATRA FINO ALL'ANNO 2018

Riceviamo e pubblichiamo: Si invitano gli abilitati UNIMORE al ritiro del diploma di abilitazione secondo le modalità consultabili alla pagina web dell’Università

leggi

 

Report indipendente GIMBE

Il regionalismo differenziato in sanità

Riceviamo e volentieri pubblichiamo.

leggi

 

SONDAGGIO IPSOS

Priorità e aspettative degli Italiani per un nuovo Sistema Sanitario Nazionale

 

Cosa pensano i cittadini italiani del nostro Servizio Sanitario Nazionale? Ha funzionato o meno durante la pandemia? Si poteva fare di più e meglio? Questi e molti altri i contenuti del sondaggio che si ritiene utile divulgare.

leggi